Come il Carbone Attivo ha ottimizzato il Trattamento dei Reflui

Soluzione avanzata per ottimizzare il trattamento dei reflui: carbone attivo in polvere

Innovazione nel trattamento con impianti biologici a fanghi attivi

Nel settore della lavanderia e tintoria, il trattamento dei reflui è una parte fondamentale per garantire non solo la conformità ambientale, ma anche l’efficacia complessiva degli impianti. Tuttavia, quando gli impianti biologici a fanghi attivi incontrano difficoltà nella gestione di inquinanti difficili come tensioattivi non-ionici, cationici e COD recalcitrante, è essenziale intervenire con soluzioni mirate. SDG ha impiegato il Carbone Attivo in Polvere (PAC), che si è rivelato una strategia altamente efficace.

Perché utilizzare il carbone attivo?

Il carbone attivo in polvere è un adsorbente che migliora significativamente l’efficienza del trattamento biologico, rimuovendo non solo gli inquinanti organici, ma anche i microinquinanti emergenti che potrebbero sfuggire ai processi biologici tradizionali. L’introduzione del PAC nel sistema di trattamento agisce in sinergia con i fanghi attivi, apportando numerosi benefici (così come accade col carbonato di calcio).

Come funziona il carbone attivo in polvere

Il PAC è composto da particelle di carbone con una superficie specifica molto elevata, che facilita l’adsorbimento di composti organici e tossici. Aggiungendo il PAC alla sezione di ossidazione biologica, si offre una superficie aggiuntiva per l’adsorbimento degli inquinanti e, allo stesso tempo, si protegge la biomassa biologica da sostanze potenzialmente dannose, migliorando la sua attività metabolica.

Vantaggi dell’utilizzo del PAC nei fanghi attivi

1. Rimozione di inquinanti difficili da degradare: Il PAC è particolarmente efficace contro composti recalcitranti, come pesticidi e farmaci, che non possono essere facilmente trattati solo con processi biologici.

2. Protezione della biomassa: Gli inquinanti tossici vengono sequestrati dal PAC, evitando l’inibizione dei microrganismi e migliorando il funzionamento complessivo del sistema biologico.

3. Miglioramento della qualità dell’acqua trattata: L’integrazione del PAC riduce i livelli di COD e BOD, contribuendo a migliorare la qualità dell’effluente e riducendo al minimo la presenza di microinquinanti.

4. Controllo della crescita dei fanghi: Il PAC aiuta a ridurre la crescita eccessiva della biomassa, limitando la produzione di fanghi in eccesso grazie all’adsorbimento delle sostanze organiche.

Sfide e considerazioni per un uso efficace

Nonostante i numerosi vantaggi, l’impiego del PAC comporta alcune sfide pratiche da considerare:

  • Costi operativi: L’acquisto e il dosaggio continuo di carbone attivo possono incidere significativamente sui costi operativi;
  • Gestione dei fanghi: Il PAC esausto si mescola ai fanghi attivi, aumentando la quantità di solidi trattati e il carico nella linea di trattamento.

Pertanto, è fondamentale determinare il giusto dosaggio del PAC, per bilanciare efficacemente i costi e i benefici del trattamento.

In sintesi

L’utilizzo del carbone attivo in polvere è una soluzione che migliora le prestazioni degli impianti di trattamento biologico, soprattutto per la rimozione di inquinanti difficili da trattare. Con una gestione adeguata, questa tecnologia consente di ottenere risultati superiori nella depurazione dei reflui, con un occhio alla sostenibilità operativa e alla riduzione dei costi. Se desideri saperne di più su come ottimizzare il trattamento delle acque reflue nel tuo impianto, siamo a tua disposizione per offrire consulenze personalizzate.

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